viernes, 3 de diciembre de 2010

Pudin de manzana (shalet)


versione italiana in basso

Hace muchísimos años viví en Egipto y en esa época teníamos 3 días de fiesta: el viernes musulmán, el sábado judío y el domingo cristiano. 
Festejábamos  el ramadam,y después hanuka y después la Navidad y se terminaba en enero con la Navidad copta-ortodoxa.
Cuando le preguntabas a algún musulmán como era esta historia de las religiones te miraba, miraba al cielo y decía Dios es uno, la misma respuesta la daba el judío y a los cristianos no quedaba otra que contestar igual, y así todos a festejar muy alegremente. Y sobre todo a comer.
En esto el tiempo no hizo un buen trabajo y parece que en una centrifuga enloquecida ha mezclado problemas políticos, económicos, de paridad, de dominio con los religiosos y se han multiplicados los dioses.
Pero en este lado de mundo muy al sur el candelabro de hanuka, la fiesta judía de las luces, se levanta en las calles junto al  pesebre y los musulmanes siguen en su mezquita a rezar hacia la meca.
Estos son los días de hanuka y este pudin es una receta que Claudia Roden describe en su "Libro de la cocina judía" y es el postre típico de shabat,  y con una consistencia muy suave casi de soufflé. 
El ingrediente principal: la manzana, la fruta mas trasgresiva del universo, porqué todo comenzó con una manzana........

Ingredientes:
1 kg de manzana ácida
100 gr de pasas de uva
125 ml de vino blanco
175 gr de azúcar
6 huevos
aceite para untar
Para la cobertura
queso crema c..n.
ralladura de un limón
30 gr de azúcar 

Pelar las manzanas, sacar las semillas y cortarlas en cuartos. Ponerlas en una olla con la pasas de uva y el vino y cocinar tapada a fuego bajo hasta que estén deshechas.
Pisarlas con un tendedor para hacerlas puré, agregar el azúcar y seguir cocinando destapado 2 minutos mas. Dejar enfriar las manzanas y agregar las yemas de los huevos y mezclar bien.
Montar las claras a nieve y incorporarlas a la preparación con movimientos envolventes.
Transferir en un molde anche (mejor si desmoldable) bien untado con aceite.
Cocinar en horno precalentado a 180 grados por 50 minutos, hasta que la capa superior sea bien dorada.
Dejar enfriar y desmoldar.

Para la cobertura:
Mezclar muy bien el queso crema con el azúcar y untarlo con una espátula en la superficie del pudin. esparcir arriba la ralladura del limon.


PUDDING DI MELE  (SHALET)




Tantissimi anni fa ho vissuto in Egitto e all'epoca avevamo 3 giorni di festa: il venerdí dei mussulmani, il sabato degli ebrei e la domenica dei cristiani.
Festeggiavamo il ramadam, e poi hanuka e poi il Natale e si finiva con il Natale copto-ortodosso in gennaio. 
Quando si chiedeva a un mussulmano come era questa storia delle religioni ti guardava, guardava il cielo e diceva Dio é uno solo, la stessa risposta la davano gli ebrei e ai cristiani non rimaneva altro che rispondere allo stesso modo, e cosí tutti a festeggiare molto allegremente. E soprattutto a mangiare.
Da questo punto di vista il tempo non ha fatto un buon lavoro e sembra che una centrifuga impazzita abbia
mescolato problemi politici, economici, di uguaglianza, di dominio con quelli religiosi  e si sono moltiplicati gli dei. 
Ma in questo lato del mondo, molto al sud, il  candelabro di hanuka, la festa ebrea delle luci, si erge nelle strade insieme al presepio e i mussulmani continuano nella moschea a pregare verso la Mecca.   
Questi sono i giorni di  hanuka e questo pudding é una ricetta che Claudia Roden descrive nel "The book of jewish food" ed é un dolce tipico per  shabat,  con una consistenza soffice quasi come un  soufflé. 
L' ingrediente principale: la mela, la frutta piú  trasgressiva dell' universo, perché tutto é cominciato con una mela...

Ingredienti:
1 kg di mele verdi
100 gr di una passa
125 ml di vino bianco
175 gr di zucchero 
6 uova
olio per lo stampo

Per la copertura
formaggio spalmabile q.b.
zeste di un limone
30 gr di zucchero

Pelare le mele, togliere i semi i tagliarle in quarti. Metterle in una pentola con l'una passa e il vino e cuocerle coperte fino a che siano sfatte.
Schiacciarle con una forchetta per ottenere un puré, aggiungere lo zucchero e continuare a cucinare per altri 2 minuti senza coperchio. Lasciare raffreddare le mele, aggiungere i tuorli e mescolare bene.
Montare le chiare a neve e incorporarle alla preparazione delicatamente con moviment dall'alto verso il basso.
Trasferire il composto in uno stampo (meglio se apribile) oliato. Cucinare in forno caldo a 180 gradi per 50 minuti, fino a che lo strato superiore sia ben dorato. 
Lasciare raffreddare e sformare.

Per la copertura:
Mescolare bene il formaggio con lo zucchero e spalmarlo con una spatola sulla superficie del dolce, spolverare con la buccia grattugiata del limone. 

Con questa ricetta partecipo al contest di chi l'ha ispirata..L'Araba Felice



20 comentarios:

Oxana dijo...

Mmmm, molto intrigante;)) Cioè interessante!
Per il borscht, o come si scrive: è un piatto ucraino e io invece sono russa. Non l'ho mangiato mai ( a casa mia non ci facceva mai! ) e penso che non mi piacerà;P...

Sonia dijo...

pure l'internazionalità c'hai! ecco perchè cucini magnificamente e globalmente bene .-) bel post, bella ricetta e c'è un premietto per te.
besos

Chiara dijo...

qui da te interessanti informazioni e ricetta ebraica che mi piace molto!Grazie cara, buon we...

Flavia Galasso dijo...

Che bel post...e questa ricetta mi sembra particolarmente buona...però che bello un weekend di festa dal venerdì alla domenica!!!!

Gio dijo...

da appassionato di cultura ebraica ammetto che non conoscevo questo dolce, grazie!
ma che vita avventurosa hai vissuto anche in Egitto, ma sei una vera cittadina del mondo! :)

Ely dijo...

ma è quello che penso io Dio è uno solo davvero..... che bello poter festeggiare anche con altre religioni :-) mi piace questo puddin, chissà perchè me lo immagino molle e traballante come nei vecchi cinema americani e invece questo no :-))) baci Ely

Muscaria dijo...

Bella la tua introduzione, mi piacciono queste storie di vita vissuta ;-)
E questo pudding ha un aspetto davvero goloso!!!!

Bacioni!

Federica dijo...

Niente male però il trio di feste, un week end moooolto lungo ^__^ Non conoscevo assolutamente questo dolce e la sua tradizione ma dev'essere davvero buono. Un bacione, buon fine settimana

Araba Felice dijo...

Accidenti che ricetta!!!
Grazie ed in bocca al lupo ;-)

La Gaia Celiaca dijo...

bellissima ricetta, e bellissimo post!
mi piacciono questi approfondimenti su cibo e tradizioni culturali, perché tramite il cibo passano molti messaggi.
ma quant'è bello il libro della roden?!?!

ricevuta mia mail? sto continuando a studiare l'argomento: mi sono appena letta la nostra ricetta su "la cucina del mercato" di bocuse... libro che mio marito mi regalerà a natale ma che gli ho chiesto io e per ora lo posso vedere... in consultazione ;-)

acquaviva dijo...

Su quanto le religioni monoteiste (ma anche le altre) diano importanza ai cibi rituali portremmo parlare per ore. Quindi dico solo una cosa che non c'entra niente con la religione ma molto con l'Egitto e la visione interconfessionale della cucina e della vita: Claudia Roden è un mito! (e... Jewish Food ce l'ho!!!)

Glu.fri cosas varias sin gluten dijo...

@Oxana: non sapevo che il bortsch (o come si scrive) fosse ucraino, qui me lo hanno offerto nel club polacco :-).....

@Sonia: grazie !!

@Chiara: grazie a te,amica mia

@EliFla: si ..il problema é che nonostante tutte ´ste feste noi non si andava a scuola solo la domenica...grrr

@Gio: sai che io l'ho conoscito da amici qui per shabat ma poi la ricetta l'ho trovata nel mitico libro della Roden...si si un po' come la canzone oggi qui domani la...

@Ely: no resta bello sodo ..Il problema é che ormai il clima mondiale é un po' meno ecumenico..

@Muscaria: grazie..peccato che sia passato un po' di tempo (tanto) e le cose siano cambiate...

@Federica: si ma come dicevo noi facevamo un solo giorno di vacanz da scuola.mannaggia.

@Stefania:..avvisa il temutissimo di essere clemente e di no ridere troppo..

@Gaia:letto tutto ti rispondo con calma..ma perché sono sempre di corsa?

@acquaviva: sono completamente assolutamente d'accordo!

Lo Ziopiero dijo...

In bocca al lupo, Gluty!

I VIAGGI DEL GOLOSO dijo...

Hola Simonetta.. bella e curiosa ricetta ...
Besos dai viaggiatori golosi...

Glu.fri cosas varias sin gluten dijo...

@Zio Piero: aiuto..il temutissimo (diciamo che puntiamo sul post ecumenico..le foto..'inzomma....)

@Golosi:...vi faccio viaggiare eh?...

Stefania Oliveri dijo...

Pure in Egitto sei stata!!! Sempre al sud... si vede che sei "terrona" dentro!!! ;))) Ora non ti rimane che trasferirti qui a Palermo!!!
E da una terrona dentro e fuori, ti dico innanzi tutto grazie per l'affetto speciale che mi hai dimostrato e grazie per queste ricette speciali che ci regali!!!
Baciiiiiiiii
dal sud, meno sud del tuo! ;)

Glu.fri cosas varias sin gluten dijo...

@Stefania:..si terrona inside...;-)...io a Palermo ci verrei tanto volentieri...Baci

Unknown dijo...

Burensiíma tu cena, Simo, y esta tarta de manazana suena exquisita, probaré y te cuento,
besitos desde el sur de españa,
Alicia

terry dijo...

Hai viaggiato non poco tu eh! e quante cose si imparano! ...grazie per aver condiviso questo dolce che mi piace un sacco già solo a leggerlo! baci!

Jasmine dijo...

Amica, vedo la ricetta solo oggi e... meraviglia! Sembra buonissima!
Un abbraccio
J.

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