sábado, 28 de abril de 2012

Torta frangipane alle pere e melagrana con frolla di carrube/ Tarta frangipani con peras y granatas y masa con algarroba



Terza e ultima frangipane per l´ MTC  di questo mese in cui una specie di contagiosa epidemia di frangipane con l'aggravvante della dipendenza si é abbattuta sulle food blogger italiane.
Hanno trovato anche strane cure, ma credo che la soluzione terapeutica sará la prossima ricetta della sfida dell'MTC e mi immagino qualcosa di estremamente salato o acido per evitare di cadere in una spirale di glucidi e trigliceridi. Magarí pure un brodino...un consomé vah...
Tornando a questa torta, come mi sia venuta in mente non lo so bene nemmeno io.
Ho iniziato a pensare al cioccolato, il cioccolato sta bene con le pere, a dir la veritá é un piacione e sta bene con tutti, ma ci sono frutti con cui sta meglio, poi se mettiamo la combinazione con le mandorle che rimanda anche a famosissimi dolci come la caprese, tutto cioccolato e mandorle, allora il triangolo é qusi letterario una specie di Affinitá elettive in un dolce.
Poi ho pensato che sarebbe stato tutto troppo cremoso, senza nessun contrasto e appena ho visto dal fruttivendolo le melagrane le ho associate alla frangipane: il tocco agrodolce che cercavo, il sapore pungente.
Mentre stavo ancora pensando alle varie combinazioni di sapori apro la dispensa e trovo una farina di carruba.
La carruba é una pianta che appartiene alle leguminose e produce un frutto che é una specie di grande baccello che contiene i semi da cui si ricavano vari prodotti. In Argentina le comunitá native ne fanno largo uso e adesso lo si sta riscoprendo perché é un ottimo sostituto del cacao e ha dei vantaggi nutrizionali in quanto ha zuccheri naturali e non aggiunti come nel cacao, é maggiormente ricco in calcio e contiene una buona di dose di vitamine e ferro, potassio e altre cosette che ci servono. E non ha glutine.
I celiaci conoscono bene la farina di carrube perché viene ampiamente usata nelle farine dietoterapeutiche, in questo caso si tratta di prodotto biancastro e si ottiene macinando l'endosperma del seme e ha un elevato potere addensante.
La farina che ho utilizzato io é invece marroncina e con un profumo di cacao alla liquirizia piú o meno e deriva dalla macinazione dei baccelli che sono seccati, pestati, setacciati e macinati sino a ottenere una farina.
A questo punto avevo tutti gli ingredienti: una pasta frolla alla carruba che sostuiva il cioccolato dando un sapore piú leggero e fresco  realizzata con materie prima piú integrali: farina di riso integrale e canna da zucchero, la melagrana per dare un tocco profumato e acido, la pera e le suntuosa crema frangipane che ha le mandorle protagoniste.




Ingredienti:

Per la pasta frolla:

170 gr di farina senza glutine (io ho usato il seguente mix: 100 gr di farina di riso integrale*, 40 gr di maizena, 30 gr di fecola di patate*)
30 gr di farina di carrube*
40 gr di zucchero di canna
1 uovo
100 gr di zucchero
la scorza grattugiata di mezzo limone.

* senza glutine e o contaminazioni da glutine

Mescolare le farine e setacciarle, unire lo zucchero e poi impastare tutti gli ingredienti come giá descritto nella Bakewell tart e nella torta frangipane ai fichi.

Per la crema frangipane:


 -100g di  mandorle
- 100g di burro appena ammorbidito
- 80 di zucchero semolato
- 1 uovo
- 30g di fecola di  maizena
- il succo di  una melagrana


Far bollire le mandorle un paio di minuti e poi spellarle schiacciandole con indice e pollice: scivolerranno via dalla buccia.
Frullare le mandorle sino a ottenere una farina
Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungere l'uovo leggermente sbattuto, aggiungere il succo della meagrana e e  incorporare la farina di mandorle  poco per volta e poi la maizena continuando a montare.

Il succo di melagrana si puó ricavare abbastanza facilmente spemendo le melagrane come se fossero agrumi con uno spremiagrumi non elettrico, con un po' di forza di braccia.


Per il ripieno:
marmellata di lamponi: l'univa nota simile nelle 3 torte
4 pere tagliate a a metá
il succo di mezzo limone
semi di una melagrana




Sbucciare le pere, togliere i semi, irrorarle con succo di limone per non farle ossidare.
Sgranare la melagrana (non la stessa che avete spiaccicato per ricavare il succo...)


Stendere la pasta frolla e rivestire una tortiera.
Cuocere la pasta frolla come per la Bakewell tart.
Spalmare la marmellata sul fondo della torta, sovrapporre la crema e affondate le pere nella crema e spargere i chicci di melagrana
Cuocere per altri 10 minuti, sino a che la crema sia leggermente dorata, sfornare, sformare, far raffreddare,  gustare esattamente come per la torta di frangipane ai  fichi.....

Sará una sorpresa.....golosa...



Ovviamente tutto questo é per l' MTC

MTC di Aprile 2012: gli sfidanti!









viernes, 27 de abril de 2012

Torta frangipane con fichi e limone / Tarta frangipani con higos y limon



La sfida di Menú Turistico questo mese é la torta frangipane proposta da Ambra del Gatto Ghiotto.
Io non vorrei essere nei loro panni: praticamente gli é caduta addosso una cascata di torte frangipane e la dimostrazione che la cretivitá non ha mai fine.
La bakewell tart é stata il mio primo pensiero e visto che mi si aizzava lo scarso spirito competitivo che ho, ho iniziato a pensare a varianti.
A dir la verítá davanti a tanta imponente sapienza dei partecipanti non sapevo bene che pesci pigliare (ci mettiamo un po' di salato in mezzo a tanto dolce),  allora mi sono venuti in mente i fichi: e mica li trovano in Italia i fichi !! Giochiamo sporco con l'ingrediente fuori stagione.
Il risultato é una delle torte piú buone che abbia mai mangiato.
Siccome avevo tutte le teglie impegnate ho usato, anzi non ho usato un bel niente per stendere la pasta, la carta forno e basta. L'ho visto fare anche al saltellante Gordon Ramsey.
La crema francipane (lo spiego per quei 2 o 3 che ancora non lo sanno) é una crema a base di mandorle, zucchero, burro e uova e poco amido le cui origini risalgono per lo meno al rinascimento.
Il frangipane é anche un profumatissimo fiore e non si capisce se la crema si chiami cosí per il profumo del fiore che veniva usato per coprire il fetore del cuoio o per la nobile casata italiana Frangipani.

immagine da qui

Secondo aneddoto storico raccontato nel libro Histoire de la Cuisine et des cuisiniers di J.P. Poulain e E. Neirinck,   Caterina de Medici (sempre lei..) che aveva una passione per le polente dolci  e salate (non erano solo di mais) e il pasticcere di corte creó una preparazione simile, con grano e macaron spezzettati e burro fresco. Dedicó la ricetta al conte Cesare Frangipani....versione da  prendere con beneficio di inventario....
Il mix di ingredienti é tale che probabilmente la crema ha molti padri e molti passaggi geografici, storici,  e culturali.

Ma adesso si cucina..

Ingredienti:

Per la pasta frolla:
200 gr di farina senza glutine (65 gr di fecola di patate*, 115 gr di farina di riso*, 45 gr di maizena*, 5 gr di gomma xantica*)
100 gr di burro
un pizzico di sale
80 gr di zucchero
la buccia grattugiata di un limone
il succo di mezzo limone
1 uovo

* senza glutine e/o contaminazione da glutine, consultare prontuario AIC

Questa volta ho usato un mixer: mescolare tutti gli ingredienti tranne l'uovo formando delle briciole  piccole, poi unire l'uovo e formare una palla. Se necessario aggiungere pochissima acqua.
Con un mixer ci vogliono pochissimi minuti a farla.
Poi in un post spiegheró anche perché uso diversi mix per fare la farina senza glutine..


Per la crema frangipane
- 100g di  mandorle
- 100g di burro appena ammorbidito
- 80 di zucchero semolato
- 1 uovo
- 30g di fecola di  maizena
- il succo di 1 limone


Per il ripieno:

marmellata di lamponi
6 fichi grandi tagliati in quarti
la buccia grattugiata di un limone



Far bollire le mandorle un paio di minuti e poi spellarle schiacciandole con indice e pollice: scivolerranno via dalla buccia.
Frullare le mandorle sino a ottenere una farina
Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungere l'uovo leggermente sbattuto, aggingere il succo di limone e  incorporare la farina di mandorle  poco per volta e poi la maizena continuando a montare.
Stendere la pasta frolla e rivestire una tortiera (o nel mio caso adagiare la pasta frolla direttamente sulla carta forno).
Cuocere la pasta frolla come per la Bakewell tart.
Spalmare la marmellata sul fondo della torta, sovrapporre la crema e affondate i fichi nella crema e spolverali con la buccia grattugiata di un limone.
Cuocere per altri 10 minuti, sino a che la crema sia leggermente dorata, sfornare, sformare, far raffreddare e gustare.





Anche con questa ricetta partecipo all'MTC di Menú Turistico e del Gatto Ghiotto

MTC di Aprile 2012: gli sfidanti!


jueves, 26 de abril de 2012

Mrs Beeton e la Bakewell tart (senza glutine) / Mrs Beeton y la Bakewell tart



Nel Derbyshire in Inghilterra esiste un villaggio incantato.
Il nome del villaggio é Bakewell, ossia ben infornato, anche se forse é una deformazione di un nome sassone ancora piú poetico, tipo bagno di primavera.

Ladybower Reservoir

Questa é la patria di uno dei piú tipici dolci inglesi. 
Controverso piú che mai: nell'origine, nel nome, nel modo di farlo: la bakewell tart.
In realtá di parla di due dolci: bakewell tart e backwell pudding.
La bakewell tart é un guscio di pasta coperto di marmellata e con un soffice  ripieno con le mandorle detto Frangipane, ricetta risale probabilmente al 1500 ed é di origine francese.
Il bakewell pudding é invece ritenuto certamente originiario del villaggio, l'apocrifa leggenda racconta che all'inizio dell'' 800 l'apprendista cuoca di mrs Greaves, padrona della locanda White Horse Inn, sbaglió l'esecuzione del pudding che, secondo tradizione, aveva anche un ingrediente segreto,  e fece confusione creando invece una torta con una base croccante che ebbe comunque successo. 
E attualmente a Bakewell ci sono almeno tre pasticcerie che si disputano l'originale blackwell tart/pudding.
La ricetta é presente giá nel 1861 nel  libro di Mrs Isabella  Beeton's  Book of Household Management. 




E qui inizia un'altra storia che dimostra due cose: la prima é che la cucina inglese non é certo sciatta e orribile come vuole la sua fama,  giá nell'anno in cui ltalia si univa gli inglesi disquisivano di vari tipi di pasta frolla e e avevano un insieme di ricette nobili e gustose, la seconda é che l'economia domestica benché riservata alle donne é una costola importante dell'economia in generale e della cultura di un paese.
Isabella Mayson nasce a Londra, in Milk street (giá la via é tutto un programma) nel 1836, viene mandata a istruirsi in Germania ed la prima di 21 tra fratelli, fratellastri e fratelli acquisiti con il secondo matrimonio della madre
Ovviamente le toccó il ruolo di baby sitter ufficiale della famiglia e ció le diede una estrema dimestichezza per tutto quanto riguardava la gestione domestica.
Nel 1856 sposa l'editore Samuel Orchad Beeton e inizia a pubblicare articoli nella rivista del marito The Englishwoman’s Domestic Magazine sull'organizzazione domestica, la cura dei bambini, la salute, il personale domestico e soprattutto sulla cucina. Ha 21 anni.



Mr Beeton con un ottimo fiuto editoriale aveva intuito che esisteva una nicchia di mercato costitutita dalla nuova classe media dell'epoca vittoriana. La rivista , piú economica e con un taglio piú pratico, si distanziava dalle pubblicazioni per "signora" destinata a un pubblico piú benestante, focalizzate sulla moda e con una letteratura evagelizzatrice e moralista.
L'English woman's domestic magazine propone un modello di donna che gestisce intelligentemente l'economia domestica, é moralmente ineccepibile ma é anche attenza e interessata alle scienze, all'educazione  e formazione dei figli e delle ragazze in particolare. 
Rispetto agli altri giornali dell'epoca venivano proposte soluzioni pratiche, consigli utili e tutorial necessari a una donna responsabile. Le rubriche come: "Il giardino dei fiori e dei frutti", "La gestione degli animali domestici", "La stanza del malato e l'infermeria", "Cose che vale le pena sapere" e ovviamente una serie di istruzioni sartoliali e di ricamo erano un riferimento autorevole, con un buon livello di comunicazione scientifica, che raggiunge una classe media che altrimenti  non aveva referenti.
Isabella Beeton era l'autrice principale della rivista insieme al marito e a una pletora di autori anonimi o con pseudonimo che si distinguono faticosamente.
Nel 1861 molto del lavoro di Isabella si riunisce nel libro  Beeton's  Book of Household Management nel quale é la cucina, sono le ricette, a fare la parte del leone. Il manuale proponeva a una nuova classe emergente una serie di "istruzioni" per mangiare sano e bene e tra l'altro dava consigli anche su come pagare il personale di servizio.
Isabella che ovviamente attinge anche ad altri autrici famose per prima presenta le ricette come siamo abituati oggi, con gli ingredienti elencati prima e poi il procediemento.


Il libro fu un successo imediato: 60.000 copie il primo anno.
Isabella muore dando alla luce il suo quarto figlio nel 1866, a 28 anni.
Il suo manuale fa parte della cultura inglese, e nonostante nella sua versione strettamente originale sia ormai solo uno scorcio verso l'epoca vittoriana é presente nella case di tante famiglie, viene rieditato ciclicamente.
Isabella é una donna moderna: lavora in coppia e alla pari con il marito, ha figli, ha una vita complessa ed é prima di una lunga serie di contemporanee Domestic Godness...

Questa é la ricetta di Bakewell  Pudding di Isabella Beeton e se non fosse che la crema di mandorle non ha farina risulta abbastanza simile alla Torta Frangipane di Ambra il Gatto Ghiotto, che per la sfida MTC di Menú Turistico ha scelto questo dolce golosissimo.

242. INGREDIENTS – 1/4 lb. of puff-paste, 5 eggs, 6 oz. of sugar, 1/4 lb. of butter, 1 oz. of almonds, jam.


Mode.—Cover a dish with thin paste, and put over this a layer of any kind of jam, 1/2 inch thick; put the yolks of 5 eggs into a basin with the white of 1, and beat these well; add the sifted sugar, the butter, which should be melted, and the almonds, which should be well pounded; beat all together until well mixed, then pour it into the dish over the jam, and bake for an hour in a moderate oven.


Time.—1 hour. Average cost, 1s. 6d.


Sufficient for 4 or 6 persons. Seasonable at any time.


Ma come si diceva poco sopra di Bakewell tart ne esistono versione diverse e varie e moltissime chiamano la crema di mandorle Frangipane e hanno farina, come in quella di  Jamie Oliver o di Mary Berry
E adesso dovremmo iniziare con dire che cosa é una crema frangipane....ma questo lo diciamo nel prossimo post...


Per ora la cuciniamo nella mia versione:


Ingredienti
Per la pasta:
200 gr di farina senza glutine (ho usato il seguente mix: 100 gr di farina di riso*, 100 gr di fecola di mandioca*, 5 gr di xantano)
50 gr di zucchero
100 gr di burro freddo tagliato a dadini
la scorza di mezzo limone


Per il ripieno:
marmellata di lamponi
Per la crema frangipane 
- 100g di  mandorle (o mandorle pelate)
- 100g di burro appena ammorbidito
- 80 di zucchero semolato
- 1 uovo
- 30g di fecola di  maizena


* senza glutine e/o contaminazioni da glutine, consultare prontuario AIC


Impastare gli ingredienti della pasta frolla fino a ottenere una palla: prima unire la farina mescolata con lo zucchero  e la scorza di limone con il burro fino a ottenere delle briciole, unire l'uovo, mescolare e compattare l'impasto. Se necessario aggiungere un po' d'acqua.
Coprire con una pellicola e mettere a riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Nel frattempo preparare la crema frangipane: 
Far bollire le mandorle un paio di minuti e poi spellarle schiacciandole con indice e pollice: scivolerranno via dalla buccia.
Frullare le mandorle sino a ottenere una farina 
Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungere l'uovo leggermente sbattuto o  incorporare la farina di mandorle  poco per volta e poi la maizena continuando a montare.
Stendere la pasta frolla su una tortiera, bucherellarla con una forchetta e infornare in forno caldo a 180 gradi coprendola con carta da forno riempita di fagioli: cuocere per 10 minuti, poi eliminare i pesi e continuare la cottura per altri 5 minuti.
Spalmare il fondo della torta con la marmellata e copirla con la crema di mandorle.
Aumentare la temperatura del forno a 190 gradi e infornare nuovamente la torta.
Cucinare per altri 20 minuti sino a che la superficie sia dorata.
Tirare fuore fuori dal forno, fare raffreddare qualche minuto e poi sformarla e lasciarla raffreddare.
Quando é a temperatura ambiente servire e poi vi immaginate di correre come un pesonaggio di Jane Austen lungo le verdi praterie inglesi....







Note:
Il libro di Mrs Beeton lo si puó trovare qui: http://www.gutenberg.org/ebooks/10136


Se non si fosse capito con questa ricetta partecipo alla sfida di Menú Turistico

MTC di Aprile 2012: gli sfidanti!












lunes, 23 de abril de 2012

Crostata di fragole e crema / Tarta de frutilla y crema pastelera





versión castellana abajo

Se é il compleanno del papá si fa la torta preferita della figlia.
Logico, no?
Sará incoerente ma la crostata di fragole in tutte le sue versioni in casa nostra é un best seller assieme alla torta di mele e siccome questa ci sembrava un po' troppo "rustica" per un compleanno abbiamo optato per le ultime fragole di questo strano autunno che sembra molto una primavera, se non fosse che i giorni si accorciano sempre piú in questo lato di mondo.
Una crostata con la crema vellutata, leggermente aromatizzata con il limone, e con l'allegra rossa allegria delle fragole: non é ideale anche per un compleanno??

La recetta é nel mio BLOG GLU-FRI DONNE SUL WEB


TARTA DE FRUTILLA Y CREMA PASTELERA


Si es el cumpleaños del padre se prepara el pastel favorito de la hija. Lógico, ¿no?
Será completamente incoherente, pero la tarta de frutillas en todas sus versiones en nuestra casa es un best seller, junto con el pastel de manzana y como esto nos parecía demasiado" rústico " para un cumpleaños, optamos por las ultimas frutillas  que nos ofrece este raro otoño  que se parece mas a una primavera, excepto que los días se acortan cada vez más en este lado del mundo.
Una tarta con una masa crocante y un relleno cremoso con ligero sabor a limón, y la alegría de la frutillas rojas es lo ideal para un cumpleaños, no les parece?

Ingredientes:

Para la masa:

  • 230 g de harina sin gluten  (he usado la siguiente mezcla: 115 gramos de harina de arroz *, 65  g de fécula de papa*, 45 g de almidón de maíz *, además de 5 gramos de goma xantica)
  • 100 gramos de mantequilla
  • 1 huevo
  • 80 gramos de azúcar
  • una pizca de sal
  • ralladura de 1/2 limón

Para la crema

  • 250 ml de leche
  • 50 gramos de azúcar
  • 1 huevo y 1 yema de huevo
  • 20 g de almidón de maíz *
  • la cascara de ½ limón no tratado

500 gr de fresas
3 cucharadas de azúcar

* libre de gluten y de contaminación con gluten, consultar listados asociaciones de celiaquia

Preparar la masa:
Amasar todos los ingredientes rápidamente:  mezclar la harina con la ralladura de limón azúcar, sal y , añadir la mantequilla fría en cubos. Unir la harina con la manteca para formar migas grandes, finalmente agregar los huevos, integrar los ingredientes y  formar una bola, cubrirla con un film y dejar reposar en la nevera durante al menos 30 minutos.

Preparar  la crema pastelera calentando la  leche en una cacerola a fuego lento, agregue la ralladura de limón y llevar a ebullición. Mientras tanto, batir los huevos con el azúcar hasta que estén blancas y espumosas en un bol grande. Disolver el almidón de maíz con un poco de leche fría y añadirla a los huevos. Verter la leche poco a poco sobre los huevos, revolviendo bien con un batidor. Poner de vuelta todo en la cacerola a fuego muy lento, revolviendo constantemente con una cuchara de madera, hasta que la crema espese. Apagar el fuego y dejar enfriar  cubierto con una película en contacto con la superficie de la crema.

Lavar las frutillas, cortarlas por la mitad y dejar unas enteras, espolvorear con azúcar.

Encender el horno a 180 grados.

Estirar la masa sobre una superficie enharinada con almidón de maíz y cubrir un molde para hornear de 26 cm de diámetro.
Pinchar la masa con un tenedor y cocinarla cubierta con un papel manteca o aluminio rellenos de porotos durante  10/15 minutos, luego retirar los pesos y continuar la cocción durante otros 5 minutos para dorar también la base.
Untar la crema sobre la base de la tarta y cubrir con las frutillas.

Y...soplar las velitas.



lunes, 16 de abril de 2012

Crema di cioccolato e dulce de leche senza glutine /Crema de chocolate y dulce de leche sin gluten



versión castellana abajo

Avete prensente quella parola strana della pubblicitá: la scioglievolezza.
Che cavolo e´ la scioglievolezza, da dove arriva 'sta scioglievolezza. 
Ci sono 250.000 parole in italiano (o assorbite dall'italiano), e non sono riusciti a trovarne una per descrivere la capacitá del cioccolato di sciogliersi morbidamente e languidamente in bocca.
Ovviamente i traduttori on line, quelli che sbagliano il soggetto con l'oggetto,  dicono: non si trova traduzione umana per scioglievolezza:  http://mymemory.translated.net/es/Italian/English/scioglievolezza per favore aiutare. E ci credo...
C' é anche chi grida aiuto su come pronunciare scioglievolezza: provate a farlo fare a un inglese o a uno spagnolo. Il suono sc non esiste in spagnolo...poi si unisce con la gl e la zza...
http://www.forvo.com/word/scioglievolezza/
Una prova da logopedisti.
Ma ´sta scioglievolezza mi ha colpito cosí tanto che é quello che ho pensato appena assaggiato questa crema...ho anche pensato 'mazza che libidine. Ma volete mettere dire: che scioglievolezza...

La crema é proposta dal maestro dei pasticceri argentino Osvaldo Gross, un pozzo di scienza senza fondo per tutto quello che riguarda la pasticceria e affini ed é tratta dal sui libro Chocolate  e mescola il cioccolato con il dulce de leche quindi potete immaginare cosa possa essere di cremosa, suntuosa, vellutata.
Il cioccolato ammorbidisce l'estrema dolcezza del dulce de leche mentre il dulce del leche dona al cioccolato quella morbidezza che lo rende ancora piú seducente al palato.
Ecco qui la descrizione e non ho mai usato la parola scioglievolezza....

Portada del Libro Chocolate - Osvaldo Gross

Ingredienti:
  • 400 gr di panna
  • 150 gr di dulce de leche
  • 300 gr di cioccolato fondente*
  • 7 gr di gelatina in polvere o 1 foglio di colla di pesce
  • 35 ml di acqua

* senza glutine e/o contaminazioni da glutine. Consultare prontuario AIC

Idratare la gelatina in acqua, se in polvere scaldarla per qualche secondo al microonde
Tritare il cioccolato.
Montare 200 gr di panna a mezzo punto, ossia fino a che sia consistente ma non spumosa.
Scaldare 100 gr di  panna con il dulce de leche 
Versare la panna calda sul cioccolato e mescolare fino a farlo scioglire in modo omogeneo.
Aggiungere la gelatina sciolta o nel caso della colla di pesce ammorbidita e strizzata.
Unire la panna montata e mescolare.
Mettere in frigo per un paio di ore.



CREMA DE CHOCOLATE Y DULCE DE LECHE



La receta es del unos de los maestros de la pastelería: el argentino Osvaldo Gross, un caudal infinito de sabiduría en todo lo relacionado con los pasteles y similares, y la he sacado de su libro Chocolate   y la crema mezcla el chocolate con dulce de leche así que se pueden imaginar lo que puede ser: cremosa, suntuosa y aterciopelada.
El chocolate suaviza la dulzura extrema del dulce de leche y el dulce de chocolate leche da suavidad al chocolate y  lo hace aún más seductor para el paladar.
¿Los he convencido a hacerla?

Portada del Libro Chocolate - Osvaldo Gross

Ingredientes:

  • 400 gramos de crema
  • 150 gramos de dulce de leche
  • 300 gramos de chocolate negro*
  • 7 gramos de gelatina en polvo o una hoja de cola de pescado 
  • 35 ml de agua


* sin gluten y/o contaminación de gluten. Consultar listados de las asociaciones de celiaquia

Hidratar la gelatina en el agua, si es en polvo se calienta durante unos segundos en el microondas
Picar el chocolate.
Colocar 200 gramos de crema batida a medio punto, es decir, hasta que esté firme, pero no espumosa.
Calentar 100 gramos de crema con el dulce de leche
Verter la crema caliente sobre el chocolate y revuelver hasta que se derrite de manera uniforme.
Añadir la gelatina disuelta o cola de pescado escurrida y exprimida.
Agregar la crema batida y mezclar.
Refrigere por un par de horas.






domingo, 15 de abril de 2012

RIFATTE SENZA GLUTINE: BLITZ DI MELE / REHECHAS SIN GLUTEN: BLITZ DE MANZANA


versión castellana abajo

Oggi 15 aprile appuntamento mensile con le RIFATTE SENZA GLUTINE.


Ci provate anche voi ?...


Con una strepitosa torta di mele proposta da Olga di Un cuore di farina senza glutine.
Non la descrivo dovete farla. Punto. E' facile, deliziosa e sfido chiunque a notare se ha o no glutine.
Vi dico solo che fare le foto é stata dura: attorno avevo dei lupi famelici che esigevano la torta immediatamente, dopo mezz'ora ne era rimasta sono in quinto....
Bando alle ciance e via con la ricetta:

Ingredienti:
60 gr di burro
150 gr di zucchero
2 uova
succo e scorza grattugiata di mezzo limone
6 gr di lievito in polvere *
200 g di farina senza glutine (ho usato il seguente mix 100 gr di farina di riso*, 100 gr di fecola di mandioca*)
1 tazzina di latte
2 cucchiai di rum
3 cucchiai di zucchero a velo vanigliato (me ne sono dimenticata...)

* senza glutine e/o contaminazione da glutine: consultare prontuario dell'AIC





Copio  il procedimento da Olga 

Tagliate le mele a fettine, spolverizzatele di zucchero bagnatele con il succo di limone e fate macerare 30 minuti.
Montate burro e zucchero a crema e poi sempre sbattendo unite i tuorli, il succo e la scorza del limone.
Aggiungete la farina il lievito il latte e il rum.
Unite infine gli albumi montati a neve.
Versate il composto in una tortiera e affondatevi leggermente le mele, cuocete per 35-40 minuti a 180°.

Ci si rivede con le RIFATTE SENZA GLUTINE il 15 maggio con

I peperoni ripieni alla micó senza glutine di In cucina senza glutine ...da non perdere !!





BLITZ DE MANZANA SIN GLUTEN




Hoy  15 de abril cita mensual con las REHECHAS SIN GLUTEN

Ci provate anche voi ?...

Con un pastel de manzana impresionante presentado por Olga de Un cuore di farina senza glutine.
No voy a describirlo. Haganlo. Es fácil, delicioso, y yo desafío a cualquiera a darse cuenta si tiene gluten o no.
Digo simplemente que sacar las foto no fué fácil: tenía alrededor uno lobos golosos que exigían la torta inmediatamente y después de que había pasado  media hora solo quedaba un quinto ....
Basta de charlas y vamos con la receta:

Ingredientes:
60 g de manteca
150 gramos de azúcar
2 huevos
jugo y ralladura de medio limón
6 gramos de polvo para hornear *
200 g de harina sin gluten (yo usé la siguiente mezcla de 100 gramos de harina de arroz *, 100 g de fecula de mandioca*)
1 tacita de leche
2 cucharadas de ron
3 cucharadas de azúcar de vainilla (lo he olvidado ...)

Copio el procedimiento de Olga

Cortar las manzanas en rodajas, espolvorear con azúcar mojar con el jugo de limón y dejar reposar 30 minutos.
Batir la mantequilla y el azúcar hasta que quede cremoso y luego agregar las yemas siempre batiendo, el jugo y la ralladura de limón.
Añadir la harina, el polvo de hornear, la leche y el ron.
Unir finalmente las claras batidas a nieve.
Vierter la mezcla en un molde para pasteles y poner encima las  manzana, cocinar por 35-40 minutos a 180 grados.

Nos vemos el 15 de mayo con la REHECHAS SIN GLUTINE  con_

Pimientos rellenos a la Micó, del blog In cucina senza glutine  ... No se lo pierdan!


miércoles, 11 de abril de 2012

Crepes senza glutine con dulce de leche / Panqueque sin gluten con dulce de leche



versión castellana abajo

Questo post é nella "pancia" del blog dal 27 marzo, nella stessa data la mia pancia é stata vittima di Montezuma, Atahualpa, e non so piú bene quale altra maestá-divinitá che mi ha lasciata prostrata per tutta la settimana successiva, mi ha fatto studiare l'anatomia di un simbolo della civilizzazione che é il WC e infine mi ha fatto vincere una gloriosa nomination all' MTC di Menú Turistico con tanto di regalo raffinatissimo....una di quelle cose che uno dice a se stesso "mai piú senza"!
Ovviamente poi é stato il turno di  mia figlia e le avventure sono simili a quelle di un'altra palermitana che le descrive qui (dico un'altra perché anche io vivo a Palermo ovvero un quartiere grande come una media cittá italiana in quel di Buenos Aires, sicché a volte penso che abbiamo vite parallele), il vantaggio di avere 8 anni peró é che mentre io dopo una settimana mi strascinavo senza forze, lei, dopo varie lenzuola cambiate e un paio d'ore di riposo,  era pronta a ballare tipo Brintney Spears nei migliori momenti.
Il giorno dopo, visto che il ballettino faceva chiaramente intuire che il peggio era passato,  siamo andati tutte e tre a mangiare fuori e li é iniziata la litania: mamma mi sento male!   mamma mi sento male!
Risposta amorevolmente preoccupata: Va bene piccola torniamo a casa di corsa.
Appena arrivati a casa,  nel giardino condominiale ci corrono incontro le sue amichette  e ...magia ! 
E' sbocciata la salute, una salute di ferro !

Il post, o meglio le ricette sono state pensate per l'MTC  la sfida del mesedi marzo (sic) erano le crepes proposte da Giuseppina e prevedeva crepes con dulce de leche e una torta di crepes. A questo punto la spalmeró  su tre post...cosí nessuno fa indigestione...
Qui in Argentina ci sono dei dessert tipici, a metá strada tra il cibo confortante di casa e la delizia gourmet, sono dolci che si trovano nei bodegon o nelle parrillas piú raffinate (e turistiche).
Al contrario del perfido carrello dei dolci di fabbricazione industriale di molte trattorie e pizzerie italiane, che propongono anche dei vergognosi profiteroles,  questi sono dolci veramente caserecci, fatti al momento.
Sono semplici, a volte non richiedono lo sforzo del cuoco come nel caso del queso y dulce (fomaggio con  una specie di marmellata densa, solida),  tra questi,  il principe dei dessert é il panqueque con dulce de leche  o di mele.
E quindi ecco che la sfida MTC del mese che prevede le crepes secondo la ricetta di Giuseppina mi offre una splendida occasione di far contenti i lettori argentini e non solo credo.
Il dulce de leche in Argentina é ubiquo, fa le veci di crema pasticcera, cioccolato, nutella nonché é l'ultima spiaggia per la voglia di dolce: ai apre il  frigorifero e si azzanna a cucchiaiate.
L'unione delle crepes con il dulce de leche é quindi naturale e spontanea, un matrimonio scritto dagli astri golosi.

Ingredienti
  • 2 uova
  • 200 gr di farina senza glutine (io ho usato il seguente mix: 100 gr di farina di riso, 50 gr di amido di mais, 50 gr di fecola di mandioca (o patate))
  • un pizzico di sale
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 400 ml di latte
  • 50 ml di acqua frizzante
  • Burro chiarificato per cuocere
  • Dulce de leche
  • Zucchero a velo (se non vi sembrasse abbastanza dolce...)

In una ciotola battere leggermente le uova e unire alternandoli i liquidi con la farina settaciata con il lievito e il sale, mescolare fino a ottenere una pastella piuttosto liquida.
Far riposare in frigo per un'ora.
Far sciogliere il burro chiarificato in un pentolino e spennellare un padellino per crepes scaldata a fuoco medio. Versare un mestolino della pastella e cucinare la crepe da entrambi i lati.
Con questa ricetta é sufficiente uno strato sottilissimo di pastella, l'impasto é molto elastico e resistente altrimenti tende a essere gommoso.
Spalmare il dulce de leche sulle crepes, arrotolarle e spolverarle con lo zucchero a velo.
Volendo si possono gratinare spolverando un po' di zucchero semolato sopra e passandole sotto il grill per un paio di minuti.

NOTA sul burro chiarificato: si usa perché mantiene un punto di fumo piú altro rispetto al burro normnale e si ottiene attraverso un procedimento facile in cui si separano i grassi dal liquido e dalla caseina.
Per altre informazioni leggere il post di Dario Bressanini e Mary Pie


PANQUEQUE DE DULCE DE LECHE




Esta entrada está en la "panza" del blog desde el 27 de marzo, el mismo día en que mi "panza"  ha sido víctima de Moctezuma, Atahualpa, y no sé qué otro dios/majestad que me dejó postrada hasta la semana siguiente, y me hizo estudiar la anatomía de este  símbolo de la civilización que es el inodoro y finalmente me fizo ganar una nominación  gloriosa para el MTC de Menú Turístico  con un gran regalo refinados .... una de esas cosas que uno dice a sí mismo "no puedo vivir sin.."!
Obviamente, a continuación fue el turno de mi hija y las aventuras son similares a las de otra Palermitana que las describe aquí (digo otra porque yo también vivo en Palermo  un barrio de Buenos Aires tan grande como una ciudad italiana promedia, así que a veces creo que tenemos vidas paralelas).
La ventaja de tener 8 años, sin embargo, es que mientras después de una semana me arrastraba débil, la nena, después de varias sabanas cambiadas y un par de horas de descanso, estaba bailando como Britney Spears en sus mejores momentos.
Al día siguiente, ya que el bailecito nos dio una fuerte sensación de que lo peor había pasado, nos fuimos los tres a comer afuera y empezó la letanía: Mamá me siento mal! Mamá me me siento mal !
Respondo con materna aprensión: vamos a casa ya cariño.
LLegamos a la casa y en el parque del edificio corrieron hasta nosotros las amigas a buscar a la enfermita y... magia!
Había brotado la salud!

La entrada, o mejor, las recetas están pensandas para el desafío del mes de marzo del MTC que fueron las crepes propuestas por Giuseppina y habia preparado panqueques con dulce de leche y ua torta de crepes. A esta altura haré 3 entradas sí nadie tiene indigestión ...
Aquí en Argentina hay algunos postres típicos, a medio camino entre los postres gourmet y los reconfortantes y deliciosos se encuentran en parrillas Bodegon o más sofisticados (y turístico).
A diferencia del carrito de los postres malvados de la fabricación industrial de los muchos restaurantes italianos y pizzerías, que ofrecen incluso la vergüenza profiteroles, estos son postres caseros, hechos en el momento.
Son simples, a veces no requieren el esfuerzo de la cocina como el queso y dulce y entre ellos, el príncipe de los postre es el panqueque de dulce de leche  o de manzana.
Así que el desafío del mes en que el MTC ofrece los crepes de acuerdo con la receta de Josefina me da una maravillosa oportunidad para complacer a los lectores, y no sólo a los argentinos creo.
El dulce de leche en la Argentina está en todas partes, es come  la crema pastelera, el chocolate,al ganache y es el último recurso para los más golosos: abrir el refrigerador y a comerselo  a cucharadas !!
La combinación de panqueque con el dulce de leche es tan natural y espontánea, una boda escrita por la estrellas de los golosos.

Ingredientes

  • 2 huevos
  • 200 gramos de harina sin gluten (yo usé la siguiente mezcla: 100 g de harina de arroz, 50 g de almidón de maíz, 50 g de almidón de yuca (o patata))
  • una pizca de sal
  • 1 cucharadita de polvo para hornear
  • 400 ml de leche
  • 50 ml de agua con gas
  • manteca clarificada o ghee para la cocción 
  • Dulce de leche
  • El azúcar en polvo (si es que no parecen lo suficientemente dulce ...)

En un bol batir ligeramente los huevos y agregar alternadamente la harina tamizada  con polvo de hornear y la sal con los  líquidos , mezclar hasta que un lograr una mezcla bastante líquido.
Dejar reposar en el refrigerador por una hora.
Derretir la manteca en una sartén y pincelar una sarten calentada  a fuego medio. Verter un cucharón de masa y cocinar el pamnqueque por ambos lados.
Con esta receta mejor hacer una capa delgada de masa, es muy elástica y de lo contrario tiende a ser gomosa.
Untar las crepes con dulce de leche y espolvorear con azúcar glas.
Si lo deseas, puedes espolvorear un poco de dorado 'de azúcar en polvo en la parte superior y pasarlos bajo el grill durante un par de minutos.

La manteca clarificada se obtiene simplemente separando los liquidos de la grasa de la manteca y tiene la ventaja que no se quema como la manteca.
Para mas informaciones leer Dario Bressanini e Mary Pie



martes, 10 de abril de 2012

Biscotti al cioccolato senza glutine/Cookies de chocolate sin gluten




versión castellana abajo

Anche Pasqua é andata.
La festa piú veloce dell'anno, quella che passa quasi in sordina é passata, quella che non si fa "con i tuoi", che non distribuisce regali.
Ci lascia uno strascico di cioccolata, sorprese strane e inutili e per fortuna la primavera.
E inizia il rito del riciclaggio del cioccolato, dato che al quinto uovo uno inizia pure a avere i sensi di colpa e i dubbi che forse un certo impatto sulla salute il cibo degli dei un po' lo abbia .
I media quest'anno peró hanno strategicamente diffuso la notizia alla vigilia di pasqua che il  cioccolato fa dimagrire e almeno da questo lato del mondo la notizia ha avuto una certa risonanza.
Non ho capito bene quali strani studi siano stati fatti e quale sia stato  il metodo scientifico usato per arrivare a questa conclusione ma questa volta ci credo ciecamente, nessun dubbio cartesiano: il cioccolato fa dimagrire e quindi lo metto anche nei biscotti !

La ricetta é nel mio BLOG GLU-FRI  DONNE SUL WEB... vi aspetto lí per la merenda


COOKIES DE CHOCOLATE SIN GLUTEN





Y también la  Pascua se ha ido. La fiesta mas rápida del año, la  que pasa casi desapercibida,  que no distribuye regalos.

Deja tras de sí un rastro de chocolate,con sorpresas extrañas e innecesarias y para el hemisferio norte  la primavera y por estos pagos un otoño cálido.
Y después de la fiesta empieza el ritual del reciclaje del chocolate, ya que al quinto huevo uno comienza a tener sentimientos de culpa y dudas que tal vez algún impacto en la salud  la comida de los dioses lo tenga.
Pero los medios de comunicación este año  han estratégicamente difundido la noticia en la víspera de la Pascua que el chocolate hace bajar de peso y por lo menos en este lado del mundo la noticia ha tenido una cierta resonancia.
Yo no entiendo  que extraños estudios se han realizado y cuál fue el método científico utilizado para llegar a esta conclusión, pero esta vez les creo ciegamente, sin duda cartesiana: el chocolate hace perder peso y luego lo pongo también en as galletas!

Ingredientes:
150 gramos de chocolate negro*
125 gramos de mantequilla
3 huevos
225 gramos de azúcar
1 cucharadita de extracto de vainilla *
250 g de harina (yo usé la siguiente mezcla: 125 gramos de harina de arroz* y de 125 gramos de fecula de mandioca*)
30 gramos de cacao *
1/2 cucharadita de polvo para hornear *

* Productos sin gluten y sin la contaminación de gluten, consultar las asociacion de celiacos

Encender el horno a 180 grados.
Derretir el chocolate en el microondas o en una cacerola con un fondo grueso o en baño maría.
Agregar la mantequilla al chocolate derretido y mezclar.
Batir los huevos con el azúcar y el extracto vainilla hasta que estén espumosos. Añadir el chocolate.
Tamizar la harina con el cacao y unir de a poco a la mezcla con el chocolate.
Cubrir una placa para horno con papel manteca enmantecado y con una cuchara hacer montoncitos de masa con un diámetro de 2/3 cm y con separación mínima de 5 cm entre sí debido a que la mezcla tiende a expandirse durante la cocción.
Hornear en horno caliente por 10/15 minutos, hasta que cuando se  toque la superficie sea consistente.
Retirar del horno y dejar enfriar sobre una rejilla.
Y a tomar  la leche....




viernes, 6 de abril de 2012

Pastiera senza glutine, un po' anarchica / Pastiera sin gluten, un poco anarquica





C´é un fiorire di dolci pasquali, colombe, roscas  e soprattutto di pastiere in questi giorni nel web.
Per sapere tutto ma proprio tutto sulla pastiera potete visitare i blog di Scatti golosi che vi rimanda a tutti i blog del gruppo  Compagni di blogger e che propongono strepitose pastiere
Sono quasi 6/7anni che non mangio una pastiera quel dolce antico, festa della primavera con il sentore dei fiori di arancio, l'allegria degli agrumi e la tenerezza della ricotta elaborata nell'epoca migliore e tutti questi inni alla pastiera mi hanno fatto venire una voglia disperata di assaggiarla.
La pastiera é anche il festival del glutine: é ripiena di grano cotto!
Siccome qui non ci si ferma davanti a nulla si trova la soluzione e c´é l'amico riso che viene in aiuto !
La ricetta della pastiera l´lo presa qui é di Antonia Russo ma senza la crema pasticcera e naturalmente tutto tradotto gluten free...!

Ingredienti

Per la pasta frolla
500 g di farina senza glutine (io ho usato 250 gr di farina di riso e 250 gr di fecola di mandioca)
200 g di burro
200 g di zucchero
100 ml di acqua
1 pizzico di sale

Impastare insieme tutti gli ingredienti: mescolare la farina con lo zucchero e il burro freddo a tocchetti fino a formare una specie delle grose briciole, poi compattare e  formare un impasto morbido, liscio, fare una palla,coprire con una pellicola e mettere a riposare in frigo, anche tutta la notte.

Per il ripieno di crema di riso
250 g di riso cotto, lessato senza sale
300 g di latte
1 cucchiaino di burro
1 buccia di limone grattugiata
1 pizzico di sale

Cuocere il riso con tutti gli ingredienti fino a che il liquidi si assorbi e rimanga un composto cremoso.

Per la crema di ricotta:
600 g di ricotta
6 uova
400  g di zucchero
1 buccia d’arancia grattugiata
scorza di arancia candita
qualche goccia di estratto di vaniglia
due cucchiai di aroma di fior d’arancia
1 pizzico di cannella

Lavorare la ricotta con tutti gli ingrediento sino a ottenere una crema non troppo densa
Unire la crema di ricotta con il riso cotto, se il riso fa grumi separarli prima con una forchetta.
Mescolare tutto perfettamente, sará una preparazione piuttosto liquida.

Accendere il forno a 200 gradi
Rivestire una tortiera imburrata alta 6 cm e svasata (possibilmente) con la pasta frolla stesa sottilmente, riempire il guscio di pasta con la crema di riso e ricotta e con gli avanzi della frolla formare delle strisce e disporle a griglia sulla torta (le mie griglie sono tremende perché io sto alla decorazione come un elefante a una cristalleria).
Cuocere in forno caldo per 30 minuti, poi abbassare la temperatura a 180 gradi e continuare la cottura sino a che la superficia sia asciutta e dorata.
Far raffreddare in forno

Tirare fuori la torta dal forno, sformare e spolverare di zucchero a velo....e avere pazienza perché é buona subito ma si aspetta un giorno é paradisiaca...

BUONA PASQUA !

PS notizia dell'iltimo muinuto: anche Angela ha fatto una pastiera senza glutine é qui !!


PASTIERA SIN GLUTEN





Hay un gran número de dulce de pascua: roscas, colomba, y especialmente de pastiera en la web en estos días.
Para saber todo acerca de la pastiera que un torta napolitana para la pascua  se puede visitar el blog Scatti golosi que tiene tambien los links a los blogs del gruppo  Compagni di blogger y que proponen pastieras extraodinarias.
Hace 6/7 años que no como una pastiera que es una fiesta de la primavera  con el aroma de los azahares, la alegría de los cítricos y la ternura de la ricota y estaba desesperada para probarla otra vez.
La pastiera es también el festival de gluten pues el relleno es ricota y trigo cocido!
Pero como aquí no nos se detemos  ante nada  encontramos una solución con el amigo arroz!
La receta para la pastiera  es de  Antonia Russo y  se encuentra aqui, pero sin la crema y por supuesto traducida sin gluten!

Ingredientes

Para la masa quebrada
500 g de harina sin gluten (yo usé 250 gramos de harina de arroz y 250 g de fecula de mandioca)
200 g de manteca
200 g de azúcar
100 ml de agua
1 pizca de sal

Amasar todos los ingredientes: mezclar la harina con el azúcar y la manteca fría en trozos para formar una especie de arenilla,  formar una masa suave, lisa, hacer una bola, cubrir con papel film y poner a descansar, en la heladera, toda la noche .

Para el relleno de crema de arroz
250 g de arroz cocido
300 g de leche
1 cucharada de manteca
1 cáscara de limón rallada
1 pizca de sal

Cocer el arroz con todos los ingredientes hasta que el líquido es absorbido y la preparacion es cremosa.

Para la crema de queso:
600 g de ricota
6 huevos
400 g de azúcar
1 cáscara de naranja rallada
una cucharada de cáscara de naranja confitada
pocas gotas de extracto de vainilla
dos cucharadas de aroma de azahar
1 pizca de canela

Mezclar la ricota con todo los otros ingredientes hasta que quede una crema no muy densa,
Combine el queso crema con el arroz cocido, si el arroz es espeso separar grumos con un tenedor.
Mezclar todo bien, la preparación será bastante líquida.

Encienda el horno a 200 grados
Forrar un molde enmantecado de 6 cm y con los borde oblicuos (posiblemente) con la masa , rellenar con la crema de queso y de arroz y con los trozos de masa sobranres formar una red de tiras y colocarlas sobre la tarta.
Hornear en horno precalentado durante 30 minutos, luego bajar la temperatura a 180 grados y continuar la cocción hasta que la superficie esté seca y dorada.
Dejar enfriar en el horno

Sacar el pastel del horno, desmoldar y espolvorear con azúcar en polvo .... y ser paciente porque es bueno, pero si se espera un día es del paraíso ...

¡Felices Pascuas!

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails

ShareThis